La neoplasia del pene.
Affronto oggi un argomento su una patologia rara ma non rarissima, il tumore del pene. E’ raro ma potenzialmente pericoloso.
Scrivo qualche indicazione semplice per poter fare eventualmente una prima “autovalutazione” in caso di dubbi. E’ importante non spaventarsi. Affronto questo argomento anche perché nella rubrica ricorrono ciclicamente domande sull’argomento. Non c’è da speventarsi per la macchiolina rossa che va e viene ogni tanto sul glande o sul prepuzio (possibile micosi con scarso significato clinico) o sui puntini rossi sul glande specie dopo il rapporto (di solito da sfregamento). Le manifestazioni cutanee su cui occorre fare attenzione sono invece le macchie rosse estese e che si allargano col tempo, magari rilevate anche se non dolenti; “ponfi” sul glande che durano nel tempo e magari crescono di dimensioni. Anche in quei casi può essere nulla, ma è meglio farsi vedere.
EPIDEMIOLOGIA:
Il tumore del pene, come dicevo, è raro ma potenzialmente aggressivo. E’ quasi sempre un “Carcinoma squamoso”.
In Europa si verifica in un caso su 100,000 maschi.
In altre regioni del mondo è più frequente (in Uganda è il tumore più frequente nel maschio).
Si presenta quasi sempre nella parte interna prepuzio o sul glande.
FATTORI DI RISCHIO:
Più importanti: presenza di condilomi accuminati (infezione da HPV cioè il papilloma virus). L’HPV è stato trovato in un alta percentuale nella cellula tumorale. Anche nella donna il papilloma virus è fattore di rischio per il tumore della cervice uterina. Ma non è stata dimostrata l’associazione tra tumore pene e quello della cervice uterina nella donna (le partners di uomini con il tumore del pene hanno la stessa probabilità di sviluppare il tumore della cervice uterina rispetto a partners di uomini senza tumore del pene) ;
presenza di fimosi , in rapporto alla presenza di smegma e quindi allo stato infiammatorio cronico(gli ebrei israeliani che eseguono la circoncisione rituale hanno la più bassa incidenza di neoplasia del pene al mondo;
il Lichen del prepuzio e del glande (balanite xerotica obliterante), oggi sempre più diffuso. Di solito si presenta sul glande come una chiazza biancastra e un po’ rilevata (come fosse una cicatrice). Sul prepuzio determina una fimosi con cute anch’essa biancastra e rigida.
Meno importanti: il fumo di sigaretta, rapporti con partners multipli, età del primo rapporto, basso livello socio-economico.
Esistono poi lesioni pre-cancerose cioè che sono vere e proprie forme precoci del tumore. Capita raramente di vederle, ma ci sono:
Erythroplasia di Queyrat (chiazza rosso scuro, di solito grande, poco rilevata che col tempo non regredisce anzi aumenta).
Malattia di Bowen (chiazza rilevata, di solito non molto grande ricoperta da una squamo-crosta).
La diagnosi è bioptica, specie nei casi dubbi.
Fonte principale: Linee Guida della Società Europea di Urologia