Ho avuto una colica renale 2 mesi fa, di bassa intensità, con successivo e perdurante bruciore al basso ventre e alla minzione. Al controllo ecografico e TAC si evidenziano dei calcoli, uno a sinistra ureterale iuxtavescicale di 8 mm e contemporaneamente un calcolo di 9mm all’uretere destro. Nonostante la terapia espulsiva per 30gg, prescrittami dall’urologo continuo ad avere disturbi frequenti e avendo anche IPB (DT53xDL59mm) vado in bagno di frequente, con risvegli ripetuti anche la notte (5-6), PSA 3.1 Crea 1.08. Sento un dolore sordo continuo a entrambi i fianchi. Non riesco a condurre serenamente le mie attività giornaliere, con urgenza di andare i bagno e stanchezza cronica. Perché gli urologi consultati tentano solo le cure espulsive? Per lo stato delle mie condizioni, divenute preoccupanti, penso sia necessario un intervento di rimozione immediata dei calcoli. Gradirei un suo consiglio su cosa fare.
Buongiorno. Sono d’accordo. Dopo 2 mesi va rimosso il calcolo in uscita e almeno posizionato uno stent dal lato opposto. Più che altro per i sintomi che lei accusa