Buongiorno. Domanda interessante la sua perchè ricorre spesso in chi assume farmaci per IPB, anche grazie a formulazioni ambigue di frasi contenue nei “bugiardini”. Gli alfa-litici (alfuzosina etc) non alterano il PSA e quindi non “nascondono” potenziali forme maligne. Ci si riferisce invece agli inibitori di un enzima che si chiama 5alfa-riduttasi (finasteride e dutasteride). Questi farmaci abbassano il PSA e quindi alterarano un marcatore prostatico importante(ricordo che il PSA è un marcatore di “alterazioni” in generale della prostata e quindi non è solo un marcatore tumorale. Rimane comunque un ausilio molto importante). Ci sono comunque metodi efficaci per calcolarne il reale valore in chi assume tali farmaci e quindi ciò non rappresenta un problema. C’è anche scritto nel “bugiardino” che finasteride e dutasteride possono aumentare l’incidenza di tumore prostatico. In realtà non è così. Anzi. Prevengono il 25% delle forme meno aggressive. Rimangono quindi le forme più aggressive che sembrano in maggior numero (viste che abbiamo tolto le meno aggresive).
Faccio l’esempio di un campo di funghi: se noi raccogliamo quelli piccoli, rimangono solo i grossi. Quindi non è corretto dire che in quel campo nascono solo funghi grossi perchè in realtà i piccoli sono già stati tolti. Prima di intraprendere qualunque terapia per IPB va comunque esclusa ragionevolmente la presenza di un tumore (la medicina non è scienza esatta come sappiamo), sia che si assuma alfa-litico che inibitore 5alfa-riduttasi. Saluti